Dal 20 marzo 2012 su Sky FOX arriva Touch, serie tv con Kiefer Sutherland, ormai orfano di “24” e in cerca di un nuovo successo televisivo. Creata dallo stesso papà di “Heroes”, Tim Kring, Touch sembra voler ereditare il posto di Lost, impresa teoricamente difficile. Sperando per Sutherland che aver osato tanto non si concluda in un fallimento e che la proposta non venga cancellata alla prima stagione come la sfortunata Flash Forward, altra serie tv basata sulle previsioni del futuro.
La prima stagione di Touch verrà trasmessa in prima visione sul canale FOX. Di seguito trama, promo, backstage e curiosità.
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TRAMA DI TOUCH
Martin Bohm (Kiefer Sutherland) ha perso la moglie l’11 settembre 2001, durante l’attentato alle Twin Towers, da allora vive col figlio undicenne Jake (David Mazouz) ma la disabilità del bambino, autistico dalla nascita, condanna il padre alla solitudine, data l’impossibilità a comunicare con lui. Come molti autistici, Jake non parla con nessuno ma è affascinato dai numeri, con cui passa tutto il tempo. Ciò non è sufficiente per i servizi sociali che nella persona dell’assistente Clea Hopkins (GuguMbatha-Raw) prospettano l’affidamento a un istituto apposito, affinché possa essere seguito da personale specializzato.
Ma presto Martin scopre che Jake comunica eccome: i suoi numeri descrivono connessioni tra le vite di persone diverse tra di loro, le quali s’intersecano esattamente come previsto dai numeri.
Con l’aiuto di Arthur Teller (Danny Glover) che studia proprio i bambini come Jake, Martin e Clea cercheranno di dedurre quegli schemi (del Destino?) per rintracciare le persone coinvolte e metterle in contatto tra di loro.
PROMO FOX
Potete vederlo su questa pagina
TOUCH: LA SERIE TV
Il futuro giace nascosto nella mente di un bambino, ma lui può comunicarlo solo attraverso i numeri.
Si potrebbe condensare così l’idea alla base di questa serie che spera di tenere avvinti gli spettatori alla sedia e avviare discussioni webbesche in tutto il mondo come Lost.
Se c’è una serie che ha lasciato il segno, questa era proprio Lost, che ha fatto parlare per sei anni di una famosa sequenza di numeri, i quali celavano il destino del mondo, ma erano anche collegati ai protagonisti. Il finale di Lost però lasciò molti fan delusi e senza una spiegazione accettabile.
Visto il successo, ma pur non chiamandosi J.J. Abrams, Damon Lindelof, o Jeffrey Lieber, artefici di quel miracolo tv, Tim Kring, già creatore di una serie partita bene e cancellata alla quarta stagione, Heroes, si rimbocca le maniche e si mette alla prova. Sequenze e connessioni numeriche ex novo ma su tutta la popolazione umana.
Una nuova sfida di dimensioni mondiali attende perciò l’ex agente Bauer, al secolo Kiefer Sutherland, protagonista di questa nuova serie televisiva tutta impiantata su coincidenze matematiche significative.
Da che mondo è mondo, nei numeri si può vedere quel che si vuole e, lungo i 13 episodi della prima stagione, Touch spazia allegramente tra numerologia e matematica.
Partner fisso di Sutherland, il bambino dotato di poteri decifratori che trascendono la comprensione umana aprendo le porte a segreti, a metà tra il bimbo di Codice Mercury e il John Nash di A Beautiful Mind. La domanda quindi è: i numeri di Touch faranno rimpiangere quelli di Lost?
Lo sapremo dal 20 marzo 2012, sul canale satellitare FOX di Sky.
IL CAST
Oltre al protagonista Kiefer Sutherland, David Mazouz (Criminal Minds e Private Practice) nel ruolo del bimbo autistico; la parte dell‘assistente sociale invece spetta alla sudafricana Gugu Mbatha-Raw (era nel cast del film L’amore all’improvviso – Larry Crowne), mentre l’ex Arma Letale Danny Glover è lo scienziato specializzato in bambini dotati di speciali abilità.
BACKSTAGE TOUCH DIETRO LE QUINTE
Visibile su questa pagina
CURIOSITÀ: le connessioni di Touch con la fisica quantistica
Ricordate che in Lost i protagonisti avevano il cognome di famosi filosofi? Chissà che Kring non abbia pensato a nascondere anche lui tracce significative nei cognomi dei personaggi. Infatti la chiave di lettura per una spiegazione di Touch potrebbe risiedere nella fisica quantistica, come già aveva fatto Flash Forward.
NOTA: Fino a oggi, Tim Kring non ha svelato nulla, questi che seguono sono collegamenti sospetti trovati da Recensioni à gogo.
- Il cognome di Martin è Bohm, come lo scienziato David Bohm. Bohm era un fisico quantistico, autore di una interpretazione della meccanica quantistica chiamato di DeBroglie-Bohm e che indaga la natura della realtà. Uno dei paradossi della fisica quantistica è rappresentato dall’esperimento teorico chiamato il Gatto di Schrodinger: in pratica afferma che la realtà viene determinata dall’osservatore nel momento stesso in cui la osserva. Tradotto in parole povere, se il bambino conosce il futuro, il papà potrebbe cambiarlo o allo stesso modo avverarlo.
Ma c’è di più: uno degli esperimenti della fisica quantistica ha dimostrato che le particelle sono come connesse tra di loro per cui sdoppiando un fotone, per esempio, e modificando lo stato di una delle copie, anche l’altra apparirà alterata nello stesso modo. Alcuni scienziati ipotizzano che connessioni simili, chiamate entanglement, non siano limitate al mondo quantistico. - Il nome dello scienziato che aiuterà Martin è Arthur Teller, come Edward Teller. Edward fu allievo, guarda caso, di Heisenberg, uno dei padri della fisica quantistica, e lavorò molto nel campo della fisica nucleare, contribuendo allo sviluppo della bomba atomica e della bomba H.
- L’assistente sociale si chiama Clea Hopkins. Nel secolo scorso, una certa Maria Goeppert – Mayer fu la seconda donna a ricevere il premio nobel per la Fisica, nel 1963. Prima di allora, fu allieva di Max Born da cui apprese la meccanica quantistica. Born diede un importante contributo a questa scienza. Lei ebbe il nobel per le sue scoperte nella chimica-fisica (aveva proposto il modello a guscio del nucleo dell’atomo), e lavorò alla John Hopkins University a Baltimora.
- Kayla Graham, l’operatrice di call center interpretata da Karen David, si chiama come R. Neill Graham, altro fisico quantistico. Costui, assieme a DeWitt sostenne l’Interpretazione a Molti Mondi, secondo la quale esistono infinite potenziali realtà, che, a seconda delle scelte che compiamo, collassano in una sola, la quale diventa quella che sperimentiamo. I due scrissero anche un libro sull’argomento
Ci sarà una seconda stagione di Touch? Girata a Los Angeles, la serie viene trasmessa in anteprima mondiale e finora, chi ha visto il pilot ha scritto ottime recensioni ma è ancora presto per sapere se continuerà.
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