• 5 Ottobre 2023

Limitless (Film) con Bradley Cooper. Recensione

Bradley Cooper senza limiti contro Robert De Niro in Limitless, film di fantascienza di Neil Burger tratto dal romanzo di Alan Glynn. Il film sarà stato portentoso come l’effetto del farmaco al centro della storia?

Limitless film

Film Limitless
Titolo originale: Limitless
Nazionalità: USA
Anno: 2011
Durata: 105 minuti (1h 45′)
Genere: Fantascienza, thriller
Regia: Neil Burger
Sceneggiatura: Leslie Dixon
Dal romanzo di Alan Glynn
Fotografia: Jo Willems
Colonna sonora: Paul Leonard-Morgan
Attori: Bradley Cooper, Robert De Niro, Abbie Cornish, Anna Friel, Andrew Howard, Johnny Whitworth



TRAMA

Eddie Morra (Bradley Cooper) è uno scrittore spiantato e divorziato sotto contratto per un nuovo libro. Affetto da blocco dello scrittore, cerca rimedio in un nuovo preparato farmaceutico, l’NZT 48, offertogli dall’ex cognato spacciatore. A prima vista ha la forma di una pillola innocua, almeno così pensa Eddie, ma, una volta assunto, l’NZT si dimostra una nuova droga che consente di utilizzare il 100% del proprio cervello anziché il solito 20. La pillola trasforma le persone in genii, capaci di ricordare e utilizzare tutto lo scibile accumulato in una vita intera. Gasato dall’effetto, Eddie torna dall’ex cognato ma lo trova cadavere e lui può appropriarsi dell‘intera scorta di NZT 48. Inizia a sognare un futuro migliore: diventa un asso di Wall Street e collaboratore dell’industriale Van Loon (Robert De Niro), ma non ha fatto i conti con gli effetti collaterali dell’NZT e con strani individui che vogliono mettere le mani sul farmaco…

 

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RECENSIONE LIMITLESS

Dopo The Illusionist – L’illusionista e The Lucky Ones – Un viaggio inaspettato, dove aveva partecipato anche alla sceneggiatura, Neil Burger passa alla fantascienza di Limitless e stavolta decide di concentrarsi solo sulla regia, lasciando a Leslie Nixon il compito di stendere la sceneggiatura basata su “The Dark Fields“, un romanzo di fantascienza scritto da Alan Glynn.

I LIMITI DELLA SCENEGGIATURA

Nonostante il titolo del film, la sceneggiatura di Limitless presenta abbastanza presto dei limiti che immancabilmente saltano all’occhio. Nixon ha all’attivo le sceneggiature dell’elegante thriller Gioco a Due (Pierce Brosnan e René Russo) ma anche diverse riuscite commedie, da Mrs. Doubtfire – Mammo per sempre, “Senti chi parla adesso”, fino al recente “HairSpray – Grasso è bello”.
E un registro leggero è la caratteristica principale di Limitless, raccontato in prima persona proprio dal protagonista.

Nel techno thriller di Glynn, pubblicato la prima volta nel 2001 e di recente ripubblicato con titolo Limitless per collegarsi al film, Eddie era un professionista della pubblicità. Scopriva questa droga e ne diventava dipendente ma scopriva anche che lo stesso presidente degli Stati Uniti la assumeva.

Nel film, invece, Eddie è uno scrittore spiantato e avvezzo alle droghe, che, sotto contratto da una casa editrice per il suo nuovo romanzo, si ritrova affetto da blocco dello scrittore.
Eddie Morra non ha un carattere meditabondo né filosofico, è il tipo che riflette poco sulle sue azioni, tant’è che ha all’attivo un breve matrimonio da cui ha ricavato solo un ex cognato collegato al mondo della droga. La decisione di sostituire il personaggio del presidente con un miliardario venuto dal nulla impone al Morra cinematografico di dover salvare solo sé stesso e non la nazione da qualche intrigo politico, elemento che sarebbe stato gradito agli appassionati del thriller, impedendo così al suo personaggio di acquistare spessore e alla trama di ravvivarsi con più scene d’azione. Il meccanismo narrativo del racconto in prima persona, mutuato dal romanzo, trasferisce perciò lo stesso carattere superficiale del personaggio di Morra alla pellicola, che ne eredita anche i limiti.

Per questa scelta Limitless è un film che a prima vista può lasciare insoddisfatti. Diversi sono i fili pendenti che potranno irritare gli spettatori che preferiscono ricevere risposte: chi ha ucciso la ragazza? Chi era il misterioso testimone? Nel finale Morra dice il vero o sta bleffando? A molte domande dovrete dare voi una spiegazione perché Limitless la tralascia e preferisce assumere un basso profilo.

PERCHÉ VEDERE LIMITLESS

A compensare i difetti della sceneggiatura del film interviene però la regia di Neil Burger, che riesce a dare un efficace contorno visivo a Limitless, adottando delle soluzioni registiche che prevedono zoom veloci e colori esaltati ed eccessivi, duplicazioni e moltiplicazioni di immagini ogni volta che Morra assume la pillola, il tutto accompagnato da una colonna sonora sfiziosa ma ipnotica. La scelta di Burger si rivela azzeccata e suggerisce bene la sensazione di “boost” che Morra prova all’aumento delle sue potenzialità cerebrali, ma anche di quelle fisiche dato che riesce a camminare per ore e a fare a pugni senza sentire, sul momento, fatica o dolore.

Un bravo Bradley Cooper si rivela però il vero mattatore di Limitless. Cooper interpreta adeguatamente sia la parte dello scrittore fallito, cocainomane e trasandato, sia quella dell’ambizioso uomo d’affari in cui lo trasforma il miracoloso farmaco e si destreggia bene anche nelle scene d’azione del film.

COMMENTO FINALE

Il personaggio di De Niro è stato criticato perché non sembra rampante: non doveva esserlo, doveva sembrare una tartaruga rispetto a Morra. Van Loon è “normale”, ovvero limitato, e quindi è stato costruito in questo modo per evidenziare il potenziamento ottenuto da Morra.

Al di là della storia, infatti, proprio nella tirata di Robert De Niro Limitless pone l’interrogativo del film: è meglio essere dotati di una mente geniale e ottenere tutto subito, come Morra, o sono più stabili e duraturi i risultati costruiti con la pazienza, con metodo, sposando la figlia del capo e ponderando le scelte, come ha fatto Van Loon che ha dovuto conquistare tutto negli anni?

Limitless darà la sua risposta proprio nel braccio di ferro finale, a cui però sarebbe valso un maggior approfondimento della querelle tra i due avversari lungo il film, limitata purtroppo a un paio di scene. Invece Limitless, seppur con un buon inizio, preferisce dilungarsi introducendo elementi superflui come il personaggio del criminale e l’omicidio della ragazza. Solo accennato ad esempio il concetto che la pillola non regala doti magiche ma potenzia materiale già esistente: Morra era già una persona colta e intelligente prima di assumere la pillola e può spaziare tra mille interessi, mentre la mente potenziata del criminale ne aumenta solo le capacità… criminali. Altrettanto trascurato il personaggio di Lindy, interpretato da Abbie Cornish, e ridotta ai minimi termini la sua reazione psicologica alla scoperta della pillola.

In conclusione, Limitless è un film che spiega a modo suo le enigmatiche ascese di affaristi arrivati dal nulla. Non è ben riuscito ma tutto sommato è adatto per una serata senza pensieri.

Per la serie: L’intelligenza è tutto?

Voto personale: 6-/6.0


BACKSTAGE – LIMITLESS DIETRO LE QUINTE

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DIETRO LE QUINTE DI LIMITLESS

Parte 1 di 3

Parte 2 di 3

Parte 3 di 3


Curiosità

  • Il soggetto di Limitless, ovvero del romanzo da cui è stato tratto il film, probabilmente prende ispirazione da un racconto di Isaac Asimov, Una Questione di Memoria, pubblicato nel 1982, due decadi prima del romanzo di Glynn. Nel racconto di Asimov un uomo comune prende un farmaco che disattiva le capacità inibitorie della memoria, permettendo all’uomo di potenziare la sua memoria e ricordare ogni cosa che ha letto, visto o sentito. Anche lui diventa un genio, anche lui fa carriera. Non è un thriller e il finale comunque è diverso. Una questione di memoria è edito in Italia all’interno della raccolta Sogni di Robot.
  • La prima scelta per il ruolo di Eddie Morra era Shia LaBeouf, ma dovette rinunciare alla parte a causa di un incidente stradale. Per la stima che nutro verso LaBeouf sono lieta che gli sia subentrato Bradley Cooper.
  • Nel film si nota che la pillola è trasparente e il primo effetto su chi la prende è che lo sguardo diventa più limpido, gli occhi più trasparenti. Si riferisce alla maggiore chiarezza che acquisisce chi usa l’NZT.
  • Limitless è stato girato tra New York e Philadelphia (Stati Uniti) e Punta de Mita e Puerto Vallarta (Messico)
  • Il film è costato solo 27 milioni di dollari
  • Limitless è stato definito dal giornale USA Today un “thriller fantasy spiritoso“. È stata probabilmente una definizione ironica. Il film non è del genere fantasy ma di fantascienza, essendoci al centro una nuova invenzione, reale o immaginaria, e le sue ripercussioni su persone e società. E’ vero che non viene data spiegazione nel dettaglio del funzionamento della pillola, ma neanche nella maggior parte dei film di fantascienza viene spiegata la scienza alla base del soggetto. Non basta però una mancata spiegazione scientifica per classificare un film come “fantasy”, in quanto la tecnologia o la scienza alla base di un soggetto di fantascienza può benissimo essere immaginaria o tecnicamente non fattibile (es. i viaggi nel tempo, viaggi a velocità superiore alla luce, teletrasporto etc). Limitless parte dalla premessa scientifica e reale che alcune sostanze, come il Ritalin, possano migliorare l’attenzione o la concentrazione, cosa che succede già anche con alcuni integratori per gli studenti, e la porta semplicemente all’estremo. Quindi è di diritto un thriller fantascientifico e non fantasy, come invece, a seguito di USA Today, vari recensori e blogger hanno riportato. Eddie infatti non diventa genio con la bacchetta magica né recitando una formula.
  • Il presupposto su cui si basa Limitless, che usiamo solo il 20% del nostro cervello, è da vari scienziati ritenuto una leggenda popolare. Alcuni studi dimostrano che noi usiamo tutte le aree del nostro cervello, anche se non sempre contemporaneamente ma a seconda di quello che facciamo. Che alcune persone sembrino più intelligenti quindi non è dovuto al fatto che utilizzino più percentuale di cervello, ma a elementi come ambiente, cultura, predisposizione naturale, passione, motivazione, curiosità, allenamento del cervello, lavoro, studio, nutrizione adeguata, stimolo.
  • Limitless ha avuto un sequel nel 2015 con la serie televisiva omonima, trasmessa in Italia nel 2016 e che vede tra i produttori esecutivi anche Alex Kurtzmann, Roberto Orci, Neil Burger e lo stesso Bradley Cooper. Le nuove vicende avevano per protagonista il giovane Brian Finch (Jake McDorman), un altro spiantato senza futuro, che, essendo “immune” agli effetti collaterali dell’NZT, si ritrovava costretto a lavorare come consulente per l’FBI. Ciò che Brian aveva omesso è che la sua immunità non era naturale ma dovuta a un siero fornitogli da Eddie Morra, ormai divenuto senatore degli Stati Uniti. Brian, infatti, per evitare i danni della droga era obbligato a lavorare in gran segreto con lui a un oscuro progetto per il futuro del mondo. Cosa aveva in mente Eddie? Sebbene più interessante del film, la serie TV Limitless è durata appena una stagione.

Recenso

Mi piacciono il cinema, la televisione, il turismo e i libri. Piacere :)

9 thoughts on “Limitless (Film) con Bradley Cooper. Recensione”
  1. Sono d’accordo su molte cose che scrivi. Non sono rimasta entusiasta di Cooper, non so, l’ho trovato poco carismatico, mi è piaciuto di più in Una notte da leoni.
    buona serata

  2. Anch’io ho scritto una recensione di questo film.
    Non mi ha entusiasmato particolarmente, l’ho trovato piuttosto noioso… e anche B. Cooper molto poco convincente.

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