E siamo arrivati al film Robin Hood con Russell Crowe, che dopo Il Gladiatore torna in un kolossal di Ridley Scott.
Trama, trailer, recensione e curiosità sul film.
Film: Robin Hood
Titolo originale: Robin Hood
Nazionalità: USA/UK
Anno: 2010
Durata: 148 minuti
Genere: Avventura
Regia: Ridley Scott
Sceneggiatura: Brian Helgeland
Fotografia: John Mathieson
Musiche: Marc Streitenfeld
Scenografia: Arthur Max
Cast: Russell Crowe, Cate Blanchett, Mark Strong, William Hurt, Kevin Durand, Scott Grimes, Matthew Macfadyen, Eileen Atkins, Danny Huston, Max von Sydow
Al Cinema: dal 12 maggio 2010
Trama
1200 A.D.: Robin Longstride (Russell Crowe) è arciere nell’esercito di Re Riccardo Cuor di Leone (Danny Huston), impegnato nella guerra in Terrasanta. Alla morte del Re anche il suo braccio destro Sir Robert Loxley (Douglas Hodge) viene assassinato dai nemici d’Inghilterra, ma Robin decide di prendere il suo posto per riportare la corona al nuovo Re Giovanni Senzaterra (Oscar Isaac), sperando in una ricompensa. Lungo la strada decide di fermarsi a Nottingham per comunicare la notizia della morte di Robert al padre Sir Walter Loxley (Max von Sydow), il quale gli propone di impersonare il figlio affinché la moglie Lady Marian (Cate Blanchett) non perda le terre di famiglia. Robin si rende conto che Re Giovanni è avido e incapace e decide di aiutare Nottingham sotto il nome di Robin Hood. Ma i nemici del Re vogliono invadere l’Inghilterra…
Trailer Robin Hood
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Recensione
Nel film di Ridley Scott il nuovo Robin Hood ha il volto di Russell Crowe, e ci porta nel tredicesimo secolo tra epiche battaglie ad assistere alla nascita di Robin Hood.
Rinominato “Il gladiatore del Medioevo” a causa dei trascorsi cinematografici della coppia Russell Crowe – Ridley Scott, rispettivamente attore protagonista e regista del kolossal romano “Il Gladiatore”, l’ennesima rivisitazione di Robin Hood lo racconta nel periodo subito antecedente alla nascita della leggenda.
ROBIN HOOD E RIDLEY SCOTT
Il regista Ridley Scott crede che il personaggio di Robin Hood sia davvero esistito e ce lo presenta come un abile arciere che vive alla giornata e dispensa massime, disilluso dai regnanti d’Inghilterra ma dal cuore buono, capace di correre in aiuto contro i nemici.
Detto questo, il film si conclude qui. Difatti tutto il resto – la fotografia che rivela i paesaggi uggiosi, la colonna sonora fin troppo enfatica, il gran numero di comparse e le fedeli ambientazioni – sa di già visto.
Partiamo con la fotografia: inglesissima, cioè spesso monotona e grigia; capirete che con due ore e mezza di film davanti la fatica si sente.
Per quanto riguarda la colonna sonora, personalmente mi ha lasciata perplessa: discorsiva nelle scene di battaglia, prende il largo e non si vede più, mentre per gli intermezzi nelle locande sono ancora troppo ancorata alle melodie di Herbert Pagani (per chi si ricorda lo sceneggiato RAI “Marco Visconti”) per non aspettarmi qualcosa di simile.
Ma veniamo ai personaggi e alla trama di Robin Hood: Cate Blanchett è stata scelta, secondo Scott, perché Sienna Miller sarebbe apparsa troppo giovane rispetto a Russell Crowe, che è riuscito a diventare il Robin Hood più vecchio della storia del cinema, battendo per pochi mesi l’altro “vecchio” Sean Connery. Ma Crowe si porta meglio gli anni.
Lady Marian è la classica bisbetica medioevale: oberata dalle eccessive richieste di Re Giovanni, che le decima il raccolto un mese sì e uno no, prende a frecciate chiunque osi avvicinarsi alle sue terre. E qui complimenti alla Blanchett, che dopo 45 minuti di lezione di tiro con l’arco è riuscita a far valere i soldi spesi.
ROBIN HOOD E RUSSELL CROWE
Russell Crowe, nonostante la sua stazza da crociato, è gentile e disponibile, ma sarebbe valsa la pena di ampliare i dialoghi con la truce Lady Marian, perché una certa evoluzione dei rapporti appare gratuita.
Insomma, la storia la sappiamo ma ci piacerebbe che ce la raccontassero in modo più partecipato. Magari approfittando della sensibilità di un attore come Russell Crowe, che, oltre a cavalcare, usare l’arco e dire massime (alcune pure azzeccate), sembra non poter fare molto altro. Ma in fondo la sceneggiatura non l’ha scritta lui.
Bassissima la profondità dei personaggi, con un ridicolo tentativo di seduta psicanalitica fai-da-te per coprire le spese.
Ben resi e famigliari Re Giovanni, che tanto ricorda quell'”avido cupido pavido stupido” del cartone Disney, e ovviamente la combriccola di Robin Hood: se avessero sbagliato pure quella avrei fatto richiesta per far rinominare il film.
Per il resto ho trovato concilianti le battaglie, nel senso che mi hanno conciliato il sonno, ma tra un pisolino e l’altro sono riuscita ad apprezzare lo sforzo nel cercare di proporre scenografie ragionevoli.
Insomma, il film Robin Hood vi fa conoscere Robin prima che diventi Hood. Spettacolare lo è e Russell Crowe si vede, ma rispetto ai tanti altri film su Robin Hood non ci ho visto chissà quale nuovo contributo e mi è parso abbastanza ordinario; allo stesso modo se vi aspettate, come ho letto su alcuni giornali, una storia come “Il Gladiatore”, ve la potete scordare: quella era molto meglio. Di Robin Hood mi è piaciuto giusto il finale.
Pensate che perfino Fabrizio Pucci, doppiatore di Russel Crowe, subentrato nel doppiaggio a Luca Ward che ha dovuto limitarsi a doppiare solo il trailer causa problemi con L’Isola dei Famosi 7, appare un tantino svogliato e monotono.
ROBIN HOOD: conclusioni
Robin Hood di Ridley Scott non è un capolavoro, è adatto sicuramente a una seratina senza pretese con famigliola al seguito, e se, nonostante le imprecisioni, volete prenderlo come film storico, fate un buon affare.
Robin Hood non è stato convertito in 3D e forse gli sarebbe giovato almeno per le scene di guerra e i paesaggi. Nonostante tutto pare che gli incassi siano lodevoli. Potenza del titolo.
Per la serie: Come diventare fuorilegge
Voto personale: 5+
Curiosità
- Come molti sanno, il titolo del film doveva essere Nottingham e Russell Crowe avrebbe dovuto interpretare lo sceriffo di Nottingham mentre a Christian Bale sarebbe andata la parte di Robin Hood.
- In uno dei possibili soggetti del film, Russell Crowe avrebbe dovuto interpretare sia Robin Hoood che lo sceriffo di Nottingham
- La torre di Londra è stata ricreata digitalmente
- Errori: a un certo punto il re francese dice che approderà “in 40 minuti”. Nel 13mo secolo il tempo non veniva ancora misurato in minuti
- Errori: in una scena un cadavere è posto su una pira e arso quale rituale funebre. I cattolici non avevano questa usanza, era vietato per la somiglianza con riti pagani
- Nel film il Re viene indicato con “Sua Maestà” ma a quei tempi si diceva “Sua Grazia“. L’utilizzo di “Sua Maestà” fu introdotto nel periodo dei Tudor
- È stato annunciato al Festival di Cannes 2010 che Ridley Scott girerà due prequel di Alien in 3D, il primo ambientato nel 2085, ma si sa ancora poco sul progetto. Le date di uscita sarebbero tra il 2011 e il 2012
- L’attore che interpreta Little John, Kevin Durand, lo avete sicuramente riconosciuto: in Lost era il mercenario fanatico che uccideva la figlia di Ben
…Robin per me è un mito, rubare ai ricchi per dare ai poveri. Il film lo guarderò di sicuro se troverò il tempo…
E i mezzi da sbarco??? non li avevate notati? sono quelli moderni (de fero) e si vede benissimo…!!!!!
@anonimo
Hai perfettamente ragione, non solo, tutta quella scena era lo sbarco in Normandia 🙂
Non sono daccordo con la recenzione,è vero non è al livello del gladiatore,ma non l’ho trovato affatto noioso anzi mi ha appassionato ,belle le scene di battaglia.l’ambientazione e i paesaggi favolosi,la storia è più originale l+ho segiuto tutto di un fiato.
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