• 5 Ottobre 2023

INCEPTION film: recensione e curiosità

Inception, innesto, questo il titolo dell’ultimo film di Christopher Nolan, regista dei labirinti mentali. Attesissimo dai suoi fan e non, mantiene le promesse con una sceneggiatura più intricata che mai.

Trama, trailer, recensione e curiosità sul film.

Inception locandina

Film Inception
Titolo originale: Inception
Nazionalità: USA/UK
Anno: 2010
Durata: 148 minuti
Genere: azione, fantascienza, thriller
Regia: Christopher Nolan
Sceneggiatura: Christopher Nolan
Fotografia: Wally Pfister
Musiche: Hans Zimmer
Scenografia: Guy Hendrix Dyas
Cast: Leonardo DiCaprio, Joseph Gordon-Levitt, Ellen Page, Tom Hardy, Ken Watanabe, Dileep Rao, Cillian Murphy, Tom Berenger, Marion Cotillard, Pete Postlethwaite, Michael Caine, Lukas Haas.

Al cinema: dal 24 settembre 2010


TRAMA

Dom Cobb (Leonardo DiCaprio) è il più abile estrattore di idee del mondo. Sfruttando il sogno condiviso, invenzione inizialmente sviluppata per scopi militari, penetra nei sogni delle sue vittime prelevandone informazioni e segreti che smercia nello spionaggio industriale. Quando incontra Mr.Saito (Ken Watanabe) quest’ultimo gli propone la più ardita impresa che un estrattore possa affrontare: invece di prelevare idee, Mr Saito vuole che Cobb effettui un inception, un innesto, impiantando nel subconscio del suo avversario Fischer (Cillian Murphy) l’idea di frammentare l’impero industriale del padre alla di lui morte. Un modo elegante per liberarsi del suo unico concorrente in affari. Impossibile? Per Cobb nulla è impossibile, soprattutto se come ricompensa gli viene offerta la possibilità di tornare a casa dai suoi figli e risolvere i suoi problemi giudiziari.
Nonostante gli avvertimenti del suocero Miles (Michael Caine), Cobb organizza una squadra radunando la giovane architetto Arianna (Ellen Page), il falsario Eames (Tom Hardy), il chimico esperto in sedativi Yusuf (Dileep Rao) e il suo fedele socio Arthur (Joseph Gordon-Levitt).
Ma un imprevisto si nasconde nella mente di Cobb, una verità che lui stesso cerca di tenere intrappolata tra i ricordi

TRAILER INCEPTION

Guardalo qui


RECENSIONE

Con Inception Nolan propone un action thriller psicologico che si sviluppa su più livelli onirici, condito da tanta azione.

Lo schema di Inception

A Christopher Nolan piacciono i labirinti, come testimonia il labirinto che campeggia sul logo della sua casa produttrice, la Syncopy.
Ma a Nolan piacciono anche le ossessioni, quelle che nascono da un’idea, “resistente come un virus, capace di crescere fino a definirti o distruggerti“.

Ed è questo il leit motiv del film Inception, nato dopo un parto durato circa 10 anni e che nei suoi fotogrammi, nella sua trama complessa e sorprendente, ne manifesta la cura maniacale, l’ossessione.

Christopher Nolan è uno di quei registi che ha un suo schema ricorrente e con varianti lo ripropone da film a film: un giovane protagonista tormentato da un’idea, una donna amata che diviene catalizzatrice della sua ossessione, la quale cresce fino a definirlo o distruggerlo. Negli ultimi anni ha aggiunto anche il grillo parlante, l’anziano Michael Caine, che simboleggia la coscienza, la razionalità.

Lo schema guidava Memento, dove il protagonista con problemi di memoria passa la vita a rincorrere l’assassino della moglie, è ritornato in The Prestige, dove Angier, animato dalla vendetta per la morte di sua moglie, si ritrova ossessionato dal segreto del Teletrasporto e lo abbiamo visto anche in Batman Begins e Il Cavaliere Oscuro.

Schemi che si ripetono e con Inception di nuovo l’illusione ritorna prepotentemente a lambiccare il cervello degli spettatori, organizzata, come da manuale, in Promessa, Svolta e Prestigio.

La Promessa, la scena iniziale tra Cobb e Saito; la Svolta, ciò che succede sulla neve, il Prestigio, quell’ultimo fotogramma che come in Memento e The Prestige lascia un attimo attoniti, prima che la canzone di Edith Piaf, “Non, Je ne regrette rien” subentri per dirci di svegliarci dal sogno.

A Nolan piacciono molto i film di James Bond, e Inception ha realizzato il suo sogno, con piani alla Mission Impossible e inseguimenti spettacolari nella tradizione Bondiana ma anche un po’ Bourniana, mentre i personaggi si spostano da Los Angeles a Parigi a Mombasa, fino ai confini del sogno.

SMONTARE INCEPTION

Il primo tempo di Inception è molto verboso: come un illusionista che si rispetti Nolan vi educa, vi ammaestra, distoglie la vostra attenzione mentre voi seguite Arianna che scopre il sogno condiviso; si entra poi nel vivo del piano: innestare un’idea in una persona, sfruttando il momento del sogno, durante il quale le difese si abbassano.

Le regole del mondo onirico ricordano molto “Matrix”, con il suo architetto che vi offre una struttura, Nolan, un sognatore, sempre Nolan, e voi spettatori che riempite il film con le proiezioni del vostro subconscio.

Perché questo è il cinema, un sogno, un’illusione, e come nel sogno anche in Inception vi ritrovate in una situazione e non sapete come ci siete arrivati ma abbassate le difese e vi lasciate affascinare.

Inception è purtroppo un film molto cerebrale e per alcuni lo sarà troppo, con i suoi molteplici livelli di sogno.

L’ultimo fotogramma invece scatena tutta una serie di domande da far concorrenza al finale di Lost, ma Nolan è così e piace per questo, perché non vende fumo ma tanto arrosto, però vi getta il fumo negli occhi apposta perché assaporiate il vero arrosto solo dopo il prestigio, lasciando a voi l’onere di ricostruire il trucco.

L’altra sera su Cinematografo alcuni critici parlavano di Inception, finalmente un film marzulliano: “tante emozioni ma dopo non lascia nulla” era il succo della loro recensione. Che hanno visto?

Inception è un film che va smontato, analizzato e radiografato perchè opera un inception nello spettatore, ma oltre a quello, innesta l’idea che Christopher Nolan è un regista coi fiocchi.

FILMING INCEPTION

Ben dosato tra azione e riflessione, Inception vi porta negli inquieti labirinti della mente di Cobb, ottimamente interpretato da Leonardo DiCaprio . Ci voleva un attore che sapesse incarnare un romantico sull’abisso della rovina, e tra “Shutter Island” e “Inception” ormai DiCaprio ci sguazza come a casa sua.

Quei costumi e pettinature, a volte contemporanei, a volte prelevati dal passato (Mal sembra una diva francese degli anni quaranta), disegnano il sogno come una terra senza tempo, in cui passato presente e futuro siedono alla stessa tavola.

Belle scenografie, sceneggiatura che non s’incarta ed entusiasma perché finalmente, dopo tanti remake e soggetti sbiaditi in effetti speciali e 3D da favola, Inception vi sazia.

Ottima fotografia di Wally Pfister (The Prestige) che dà rotondità e spessore alle scenografie, la colonna sonora di Hans Zimmer (Pirati dei Caraibi) sfodera note acute tenute al violino come l’ossessione a cui si aggrappa Cobb, mentre melodie frenetiche e poderose materializzano l’irrequietudine che serpeggia schiacciata dall’inevitabilità.

Se in The Prestige gli uccellini erano anticipazioni sul destino dei protagonisti, Inception offre ben due elementi guida, la trottola di metallo e l’acqua: essa compare in tutte le sue forme, liquida, gassosa e solida, sotto forma di acqua da bere, in vasca, come oceano, pioggia, nuvole, neve e a quanto pare perseguita il povero DiCaprio che prima o poi nei suoi film finisce bagnato.

Nel linguaggio dei sogni, infatti, l’acqua rappresenta l’inconscio, se è limpida e tranquilla tutto procede bene, se è mossa o torbida c’è qualche problema.

DIFETTI E MANCANZE

Difetto sicuramente evidente, Cobb non riesce a far partecipare del suo tormento tanto quanto i duellanti di The Prestige, perché, nonostante Mal abbia il fascino delle sirene ammaliatrici di Ulisse, non c’è un vero antagonista che possa far schierare gli spettatori più duri, almeno fino alla sequenza sulla neve con il conto alla rovescia che però arriva sul finale di Inception.

Inoltre la complessità di certe sequenze ha richiesto un complicato montaggio non esente da qualche lungaggine di troppo, e un paio di ralenti che possono apparire autocelebrativi ne fa un film difficile da capire subito, consigliato guardarlo una seconda volta.

COMMENTO FINALE

Cobb è il classico anti-eroe Nolaniano, che si addentra in un gustoso thriller psicologico innestando nello spettatore una spiegazione cervellotica.

Il risultato è il più sofisticato, elaborato e raffinato dei film di Nolan, anche se per me il migliore finora resta The Prestige.

Avvincente, visivamente interessante e mentalmente stimolante, Inception è il film dell’inconscio, il vostro.

Per la serie: Ma la vita è sogno o i sogni aiutano a vivere meglio?

Voto personale: 9+/9.5

APPROFONDIMENTI: Inception: una spiegazione del film


Curiosità

  • Il budget del film è intorno ai 200 milioni di dollari
  • Nolan ha lavorato al soggetto di Inception per circa 10 anni
  • Inception non è in 3D, è stato solo distibuito in IMAX
  • Nella mitologia greca Arianna era colei che aiutava Teseo a districarsi nel Labirinto del Minotauro, grazie al famoso filo
  • Il tema del dormire era già comparso nella filmografia di Nolan con “Insomnia” (un detective che però soffre di insonnia)
  • Cobb è il nome di un personaggio del film “Following”, prima opera di Nolan. Cobb era un ladro che insegnava al protagonista, uno scrittore, a penetrare nelle case altrui per trarre ispirazione e idee per i suoi romanzi
  • Oltre a Jonathan, scrittore, Nolan ha anche un altro fratello, arrestato dall’FBI e attualmente in carcere, da cui ha provato a fuggire
  • James Franco avrebbe dovuto interpretare Arthur ma dovette rinunciare per conflitti con altri impegni
  • Prima di Ellen Page furono valutate Evan Rachel Wood, Emily Blunt, Rachel McAdams ed Emma Roberts per il ruolo di Arianna.
  • Leonardo DiCaprio è stata la prima e unica scelta di Nolan per il ruolo di Cobb
  • In Sanscrito, Hindi, Urdu, e Punjabi “Cobb” si pronuncia “khwab”, che vuol dire “Sogno
  • Il nome della moglie di Cobb, Mal, è un riferimento alla parola “Male”
  • Non pensare agli elefanti“, frase che Arthur dice quando spiega a Saito che l’inception non è possibile, è ‘presa dal titolo di un libro del linguista George Lakoff, in cui sostiene come l’utilizzo di certe parole possa insinuare un’idea in un soggetto
  • Lo schema architettonico che si vede sulla locandina di Inception riprende il motivo labirintico che compare sul logo della Syncopy, casa produttrice di Nolan
  • I figli Philippa e James sono stati interpretati da due bambini e due bambine: la prima coppia li impersonifica quando hanno rispettivamente tre anni e 20 mesi, la seconda quando hanno cinque e tre anni.
  • James a 20 mesi è interpret
    ato dal figlio di Nolan, Magnus
  • Secondo il direttore della fotografia Wally Pfister, la Warner Bros propose a Nolan di girare Inception in 3D ma il regista disse che avrebbe distratto troppo dal racconto. Io personalmente non credo anzi poteva essere utile perché avrebbe aggiunto illusione all’illusione
  • Inception è stato girato tra Los Angeles, Inghilterra, Malibu, Canada, Parigi, Giappone, Marocco
  • Nella sequenza del combattimento senza gravità Joseph Gordon-Levitt non ha voluto controfigure
  • La scala che Arthur e Arianna percorrono quando lui le illustra cos’è un paradosso è ovviamente ispirata al quadro di Escher “Salita e discesa”. Escher era un pittore olandese che con i suoi quadri esplorava e rappresentava architetture impossibili, illusioni e concetti filosofici
  • Il nome del chimico Yusuf significa Giuseppe. Nella Bibbia Giuseppe divenne beniamino del Faraone per aver interpretato il suo sogno (quello delle 7 vacche magre e delle 7 vacche grasse).
  • Marion Cotillard era Edith Piaf in La vie en rose (2007), dove vinse l’Oscar, ma la scelta della canzone “Non, je ne regrette rien” come conto alla rovescia musicale era stata prevista prima del casting.
    Difatti il titolo della canzone significa “Non rimpiango niente“, un chiaro riferimento al “vecchio pieno di rimpianti” nominato in due dialoghi tra Saito e Cobb
  • Michael Caine, Cillian Murphy e Ken Watanabe erano insieme nel cast di Batman Begins, sempre di Nolan
  • Sulla rete circola la questione se Nolan abbia tratto ispirazione da una storia Disney, “Zio Paperone e il Sogno di una vita“, in cui i Bassotti penetravano nel sogno di Zio Paperone per rubargli la combinazione della stanza dell’oro, qui il link alla storia.

Recenso

Mi piacciono il cinema, la televisione, il turismo e i libri. Piacere :)

21 thoughts on “INCEPTION film: recensione e curiosità”
  1. sei molto attenta nel valutare un film, mi piace molto il tuo modo di trovare un punto di contatto tra tutti i film di Nolan, sicuramente condivisibile. Quello che penso del film lo sai già visto che hai letto la mia recensione.

  2. […] Non avete capito il film? Vi siete addormentati? A prima vista il finale di Inception offre una spiegazione, ma come si è arrivati a quel punto? Ve lo spiego con una trottola di metallo, l’architettura della mente e un’idea. Da leggere solo se avete visto il film. A questo link invece la recensione di Inception […]

  3. bellissima recensione, davvero un’ analisi accurata!!
    il film mi è piaciuto davvero moltissimo,
    mi ha attanagliata allo schermo dall’ inizio alla fine.
    andrebbe sicuramente rivisto più volte per poterne cogliere tute le sfumature!!

    ps. anche a me non sarebbe dispiaciuto un 3D,
    soprattutto in sequenze come quelle senza gravità,
    avrebbe scuramente aumentato l’idea di sogno ed irrealtà!!

  4. […] Inception manca la nomination per la regia e si piazza con 8 nominations prevalentemente tecniche: Miglior film, scenografia, fotografia, colonna sonora, sonoro, missaggio sonoro, effetti visivi, sceneggiatura originale. […]

  5. effettivamente sembra che sia tutto un sogno di Cobb ma poco prima dei titoli di coda si puo’ notare come il moto rotatorio della trottola inizi a rallentare infatti essa sembra quasi iniziare a oscillare quasi per fermarsi

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.