• 15 Settembre 2024

Terminator Salvation: The Future Begins. Recensione film e curiosità

Finalmente l’atteso film Terminator Salvation“, alias “T4” alias quarto capitolo di “Terminator” vede la luce con il volto di Christian Bale e la regia di McG.

Trama, trailer, recensione e curiosità sul film in cui Schwarzenegger non recita ma compare lo stesso.

Terminator salvation film di fantascienza con Christian Bale

Film: Terminator Salvation
Titolo originale: Terminator Salvation
Nazionalità: USA/Uk/Germania
Anno: 2009
Durata: 130 minuti
Genere: Azione; Fantascienza
Regia: McG
Sceneggiatura: John Brancato, Michael Ferris
Basato sui personaggi di: James Cameron, Gale Anne Hurd
Fotografia: Shane Hurlbut
Musiche: Danny Elfman, Gustavo Santaolalla, Thom Yorke
Tema Musicale: Brad Fiedel
Scenografia: Martin Laing
Cast: Christian Bale, Sam Worthington, Anton Yelchin, Bryce Dallas Howard, Moon Bloodgood, Common, Helena Bonham Carter, Jane Alexander, Jadagrace Berry, Roland Kickinger, Brian Steele, Michael Ironside, Linda Hamilton (solo voce nella versione originale)
Sequel di: “Terminator 3: Le Macchine Ribelli

Disponibile in DVD e sulle piattaforme di streaming legale


Trama

2018: Comandate dal sistema Skynet le macchine sono in guerra con gli esseri umani, ridotti a pochi nuclei sparsi nel globo. John Connor (Christian Bale) è oramai parte attiva della Resistenza, che ha pronta un’arma per rendere inoffensivo Skynet inibendo il collegamento radio con le macchine. Ma il nemico non sta con le mani in mano. Oltre alla produzione di decine di Terminator T-800 ha stilato una lista di nomi da uccidere: al primo posto figura il giovane Kyle Reese (Anton Yelchin), il futuro padre di John, che se ucciso ora annullerebbe il futuro. Nel frattempo il condannato a morte Marcus Wright (Sam Worthington) che prima della guerra aveva donato il suo corpo alla scienza torna in vita…

Trailer

Guardalo qui.

Recensione

Con “Terminator Salvation” la saga cult di “Terminator, orfana del suo creatore James Cameron, esce al cinema per la quarta volta vantando una sceneggiatura stesa da Jonathan Nolan (Memento), fratello del più famoso Christopher, e Paul Haggis (Million Dollar Baby) sulla base di uno script di John Brancato e Michael Ferris, il cui finale originale fu svelato sul web e pertanto sostituito.

Il regista McG invece è il noto direttore delle “Charlie’s Angels” cinematografiche e decide di arruolare il talentuoso Christian Bale per la leggendaria figura di John Connor, che ha già dato il volto al nuovo Batman di Christopher Nolan. Ci si aspetta pertanto un film con scene d’azione e una storia innovativa, interpretazione intensa e effetti speciali da urlo.

Soprattutto considerando che mentre i primi due film, “Terminator” (T1) e Terminator 2 – Il Giorno del Giudizio (T2), targati Cameron, sono oramai nel carnet di qualsiasi cinefilo o appassionato di fantascienza e che il terzo capitolo, “Terminator 3: Le Macchine Ribelli” (T3), per quanto a me sia piaciuto abbastanza, viene etichettato dai più come pessimo, indecente, ridicolo, inizio del declino e altre amenità, non ci si poteva permettere un altro errore.

Terminator salvation film di fantascienza con Christian  Bale

La storia di “Star Trek ” ha insegnato che non importa quante buone pellicole ci siano prima, se infili due pellicole sbagliate di seguito la saga viene inevitabilmente catalogata come “quella che non ha più niente da dire” e la si riavvia in qualche modo.

Se lo consideriamo come un film di fantascienza qualunque, senza un retaggio alle spalle e uno stuolo di fan più vasto della Resistenza, “Terminator Salvation” può essere sufficiente per passare una serata, se non fosse che questa pellicola non è creata per i non fan.

Senza aver visto la trilogia di Terminator un non fan non capirebbe nulla del paradosso John Connor/Kyle Reese, di cos’è la Cyberdyne, o perché questo John Connor sia così esaltato e convinto che senza di lui il futuro non esisterebbe, né tantomeno chi cavolo sia questa Sarah Connor che ha lasciato una pila di audiocassette anni ’80 al figlio e perché. Un non fan valuterebbe con sufficienza questa pellicola pensando erroneamente che “Terminator” sia una mezza scemenza.

Un conoscitore invece potrebbe voler chiedere il rimborso del biglietto del cinema perché “Terminator Salvation – The Future Begins” conserva solo i personaggi della saga ma in realtà è uno scipito sequel molto peggiore anche di “Terminator 3 – Le Macchine Ribelli“.
A loro sarebbe augurabile aspettare il passaggio in tv, perché acquistare il dvd di “Terminator Salvation” pare troppo onore per come è venuto male.

Il canovaccio della trilogia ha sempre presentato due terminator, ricordate lo slogan? “Uno è buono, l’altro è cattivo“, per un buon quarto d’ora non si sapeva mai chi era quello cattivo.

Quello cattivo doveva colpire un obiettivo fondamentale della Resistenza, nel primo film era Sarah Connor, la mamma del condottiero John, nel secondo erano entrambi, nel terzo erano i membri della futura cellula di Resistenza di John. Quello buono doveva proteggere l’obiettivo. E qui gli sceneggiatori si divertirono come matti: una volta la coppia buono-cattivo era umano-macchina, un’altra volta due terminator uomini, poi terminator contro terminatrix, la perfida macchina donna che diverrà la mamma del Giorno del Giudizio e dei primi terminator, abbiamo avuto perfino crisi d’identità in T3.

Una volta che la macchina era atterrata dal viaggio nel tempo, e si era procurata i vestiti massacrando il primo umano che trovava, iniziava ad uccidere a destra e a manca senza mai preoccuparsi se tra le povere vittime ci fosse qualche progettista di Skynet, ma la strage era spettacolare e tanto bastava, mentre il buono si presentava al bersaglio tendendo una mano e pronunciando la frase celebre “Vieni con me, se vuoi vivere!

Terminator salvation film di fantascienza con Christian  Bale e Sam Worthington

Da qui in poi iniziava una fuga strepitosa con distruzione di qualunque edificio, macchina, forma di vita capitasse tra i piedi, intervallate da finte disattivazioni del Terminator che si rialzava in piedi più deciso che mai.

Il finale arrivava dopo qualche migliaio di pallottole e bombarole sparate addosso alla macchina e una trovata che rispondeva soddisfacentemente alla domanda del pubblico “Ma come lo si spegne ‘sto coso?” (coso è il Terminator di turno).

Il tutto avveniva seminando nello spettatore, che oramai era empaticamente tutt’uno con il bersaglio, sensazioni di intensa persecuzione, domande sul futuro, riflessioni sul progresso scientifico e paradossi temporali tra genitori e figli anticipando “Ritorno al Futuro“.

Il presente e quindi il futuro erano sempre alterati in qualche modo, meno spettacolare del buco nero di Star Trek ma subdolamente più incisivo. Il T3 aveva addirittura avanzato l’affascinante ipotesi che nella linea del destino mondiale esistano eventi talmente fondamentali che non possono essere annullati ma solo ritardati (il Giorno del Giudizio), mentre i destini locali potevano essere alterati senza troppi problemi (la morte dello scienziato e la distruzione dei reperti Cyberdyne in T2 che non impediranno la costruzione di Skynet)

In qualche modo “Terminator Salvation” prova a seguire le linee guida. Infatti c’è qualche umano da far fuori, Kyle Reese che nel primo film era un perfetto sconosciuto alle macchine mentre ora è inserito nella lista nera assieme a John Connor. Ci vuole il buono che deve salvare la vittima, ok ci siamo. Ma il cattivo dov’è?

Il Terminator cattivissimo e superdotato con armi sempre più fantasiose, che mentre uccideva trovava pure il tempo per ammiccare malignamente e restava indelebile nella memoria grazie a quelle poche battute, quasi zero, che fine ha fatto?

T1-T2-T3 per quanto non sullo stesso livello hanno sempre portato avanti quel senso di oppressione causato dalla catastrofe incombente, con un nemico che non si ferma mai e che ti insegue ovunque ti nascondi, perché prima o poi ti troverà. In “Terminator Salvation” tutto ciò è assente, eppure siamo dentro l’incubo peggiore per l’uomo ma non ha niente dell’incubo.

Uno dei difetti fondamentali è che manca il vero antagonista. Si, in “Terminator Salvation” si gioca nuovamente con le crisi d’identità ma in modo maldestro, quasi artefatto.

La sceneggiatura decide di aprire le danze facendoci assistere alle ultime ore di vita di un anonimo condannato a morte, che a onor del vero ha una faccia antipatica del “So tutto io, anche quello che non so, perché a me interessa solo di schiattare e avere una seconda occasione, magari se possibile usare anche i miei muscoli belli gonfi“.

Marcus Wright è un personaggio deludente e fastidioso, ha una profondità che si riduce al desiderio della “seconda occasione “e il suo faccia a faccia con John Connor è una coppia di monologhi, ma le sue scene coprono buona parte del film. Come ripete Blair (Moon Bloodgood) che ha ripescato vestiti e modo di fare dal guardaroba delle Charlie’s Angels e per l’ennesima volta ha avuto un ruolo visibile in una pellicola destinata al macero: “Ho visto solo un uomo“. Della cui sorte per giunta non importa molto allo spettatore.

Terminator salvation film di fantascienza con Christian  Bale e Sam Worthington e Anton Yelchin

Per una buona ora la storia non decolla, sono venticinque anni che si è parlato della guerra con le macchine, ora ci siamo. Ma dov’è l’atmosfera plumbea che si respirava nei brevi flashback proposti da Kyle Reese già in T1, sapientemente ripreso in “Terminator 2 Il Giorno de Giudizio“? Sembra che solo la fotografia oppressiva e metallica si sia assunta questo compito ma non è sufficiente. Dove sono finiti quegli scheletri metallici che si aggiravano con lo sguardo minaccioso di Schwarzenegger pronte a terminare gli umani?

Qui abbiamo uno scenario alla Mad Max, scene di distruzione ad opera di un gigantesco Terminator che sembra un misto tra Mazinga, i Transformers e King Kong con situazioni e effetti sonori che riportano alla mente i tripodi ciclopici de “La Guerra dei Mondi” di Spielberg.

A che serve che un terminator pronunci ad alta voce che ha individuato il suo obiettivo? Per il pubblico? In T1 e T2 scorrevano i comandi sullo schermo del visore, questi cyborg invece parlano più che i politici e dicono le stesse frasi inutili, prendono umani a grappoli per trasportarli a Skynet invece di terminarli sul posto come hanno fatto per 3 film.

Perché mandare un Terminator sofisticato a uccidere John Connor se lui è solo il secondo della black list e considerando che il primo sembra non essere cercato nemmeno dai terminator di basso borgo?

Quello Skynet così bravo a scatenare il Giorno del Giudizio si riduce ad una macchinetta che scopiazza i piani da film come “La Fuga di Logan” (1975 con Michael York) e “Atto di Forza” (1990 con Schwarzenegger) giustificandosi che sono anni che non si riesce a ucc
idere John Connor, il quale non sembra poi così invincibile dato che l’unica cosa che fa è ripetere in continuazione la frase “Sono John Connor“. Le rare volte in cui cambia argomento invece vaneggia del futuro dell’Umanità come un decerebrato: fate caso al discorso sconclusionato che fa alla radio per convincere i membri della Resistenza ad aspettare ad attaccare. Da ricoverare.

Terminator salvation film di fantascienza con Christian  Bale e Sam Worthington e Anton Yelchin e Michael Ironside

Uno dei colpi di scena della rivelazione è prevedibile fin dalle prime battute, il secondo fa sembrare il finale una soluzione sdolcinata dei tempi de “La casa nella prateria”.

Per giunta c’è una irritante donzella (Moon Bloodgood) che riesce a trovare pantaloni aderenti e stivali col tacco alto pure in tempi di guerra, dove gli umani, assediati dalle macchine che in teoria dovrebbero essere in perlustrazione a far piazza pulita di ciò che resta della civiltà, fanno picnic all’aria aperta ascoltando musica a tutto volume per poi meravigliarsi quando gli sparano addosso…..

Parliamo di Kyle Reese: il neo Chekov di “Star Trek”, Anton Yelchin, impersona un altro personaggio storico della fantascienza, non si sa a quale titolo. La notizia buona è che la messa in piega gli sta bene. Ma la notizia cattiva è che se ci saranno anche un T5 e un T6 potrebbe ritornare a far danni per sciupare qualche altra battuta simbolo della saga.

John Connor: Il suo personaggio ha subito negli anni diverse trasformazioni. Da ragazzino in “Terminator 2” era una specie di delinquente cresciuto nel mito di ciò che sarebbe stato in futuro e grazie alla tenera età questa cosa lo gasava un po’. In “Terminator 3” era un adulto coi colpi di sole che si comportava come una gelatina di frutta e questo lasciava perplessità perché in teoria il futuro era stato salvato in T2, quindi lui perché scappava ancora? Ma il recente telefilm “Terminator – Le cronache di Sarah Connors” ha dato la risposta e quindi è stato riabilitato.

Terminator salvation film di fantascienza con Christian Bale

In “Terminator Salvation” è un po’ più uomo e il personaggio è sostenuto dalla credibilità della espressione tormentata di Christian Bale, che però è stato pagato per dire le battute sul copione, forse sarebbe stato il caso di farlo improvvisare? Di bello c’è che si trova faccia a faccia col paradosso che lo ha generato, padre e figlio asincroni uniti nel venerare l’altro come un eroe. Certo non ha mai riflettuto sul fatto che se in T2 o in T3 fossero davvero riusciti a scongiurare il Giorno del Giudizio non ci sarebbe stato alcun bisogno di mandare Kyle Reese nel 1984 per concepirlo e lui non sarebbe nato, però stavolta ha deciso di farci caso ed è forse l’unica cosa coerente della trama.

Nello sviluppo del film lo spettatore dovrebbe affezionarsi alla sottotrama “Kyle Reese in pericolo” per poi restare spiazzato al colpo di scena, ma il trucco non riesce perché la regia si ostina nelle troppe riprese da reportage dalla “Guerra del Golfo” contando sulla precedente affezione al personaggio stabilita da T1.

Dulcis in fundo, i T-600, una specie di Terminator neandertaliano, fanno più ridere che spavento. In un futuro in cui si fanno trapianti di cuore su un lettino da campo senza preoccuparsi della compatibilità dei tessuti ci si aspetterebbe delle macchine più minacciose che mai.

Oltre ai nomi dei personaggi e citazioni dalla vecchia trilogia, l’apparizione del volto di Schwarzenegger (male) inserita digitalmente sul corpo di un culturista e la foto di Linda Hamilton/Sarah Connor (più la voce nella versione originale), i vecchi T-800 nel finale, appaiono più che altro omaggi a quel mondo di Terminator che a questo punto è lecito temere di non riavere più. Non stupisce che il tema musicale con gli ansiogeni battiti venga ripreso soltanto nei titoli per fare posto ad una colonna sonora più rigida che però rappresenta meglio il nuovo corso filmografico che si è voluto dare alla saga.

Terminator salvation film di fantascienza con Christian Bale

Del finale che si può dire? Due mammolette sostituiscono la conclusione originale teoricamente d’effetto, sarebbe stato qualcosa di inosato prima. Ma un finale come quello deve essere preparato da un’adeguata sceneggiatura che qui non c’è e quindi meglio che non sia stato sprecato come invece è successo con l’impiego di un duro come Michael Ironside.

Tirando le somme, se “Terminator Salvation” fosse stato un reboot allora personaggi accennati e sceneggiatura coi buchi sovrascritti da tanti effetti speciali sarebbero stati sufficienti per intrattenere, ma si tratta di un sequel, di una serie che ha sempre trasmesso emozioni forti e riflessioni. L’impressione data dal film è di cambio di rotta, probabilmente a scopo innovativo, ma ciò che offre non convince al punto da appassionarsi: il risultato è che la saga stavolta è stata davvero… terminata.

Per la serie: Come si rovina un mito.

Voto personale: 4.5


Curiosità

  • Le riprese sono state effettuate nel New Mexico
  • Michael Ironside è noto per essere apparso nella prima versione della serie “Visitors” (sta per arrivare il remake), e in molti noti film, tra cui “Top Gun”, “Atto di Forza” e “Scanners”.
  • Sam Worthington è anche nel cast dell’attesissimo film “Avatar” sempre fantascienza di James Cameron. Uscirà entro il 2009
  • Moon Bloodgood quest’anno è apparsa anche nel film “Disastro a Hollywood” con Robert De Niro. L’attrice nel 2006 fu inserita da One People magazine nella classifica delle 100 bellissime del mondo
  • Helena Bonham Carter sarà la isterica Regina Rossa nel film “
    g>Alice nel paese delle meraviglie” di Tim Burton (dove compare anche Christopher Lee), previsto per il 2010
  • McG è anche produttore delle serie tv “The O.C.”, “Supernatural” e di “Chuck” che racconta le spy-avventure di un riparatore di computer che diviene un pozzo di informazioni segrete grazie ad una email speciale: attualmente in onda la prima stagione su Italia 1
  • McG dirige anche il remake di “Ventimila Leghe sotto i mari”, previsto per il 2011

Recenso

Valeria Barbera adora parlare di film, libri e serie TV. Nella vita è editor e writing coach. Ha scritto un romanzo, curato un'antologia e pubblicato racconti in antologie e riviste, tra le quali Robot, Urania Collezione 176 e Distòpia, Urania Millemondi 87. Le sue storie sono state premiate o finaliste in diversi premi di narrativa. È redattore di Fantascienza.com e collabora con Andromeda: rivista di fantascienza. Ha vinto il Premio al Lettore di Fantascienza per le migliori recensioni di opere di fantascienza. Inoltre narra audiolibri ed è la voce di VAL9000 per FantascientifiCast: podcast di fantascienza e cronache dalla galassia. Bazzica il web con il nickname Recenso. Altre notizie su Valeria possono essere reperite sul suo blog Recenso.com

10 thoughts on “Terminator Salvation: The Future Begins. Recensione film e curiosità”
  1. non ho visto nessuno dei 4 film, dunque non mi esprimo, dico solo che Christian Bale è un bravissimo attore, ma tutti possono sbagliare!

  2. Ciao, Christian Bale piace molto anche a me, ho sempre pensato a lui quando immaginavo John Connor da grande e per fortuna anche con quelle ridicole battute in bocca è sempre dignitoso. Peccato che il regista l'abbia utilizzato così male assieme ai 200 milioni di dollari di budget…

  3. Ciao Drewes, effettivamente direi anch'io che questo capitolo è saltabile senza timor di perdere nulla. Grazie per la sempre gradita partecipazione 😉

  4. […] Film: Terminator 3: Le macchine ribelliTitolo originale: Terminator 3: Rise of the MachinesNazionalità: USAAnno: 2003Durata: 105 minutiGenere: Azione; Drammatico; FantascienzaRegia: Jonathan MostowSceneggiatura: John Brancato, Michael FerrisFotografia: Don BurgessMusiche: Marco BeltramiScenografia: Jeff MannCast: Arnold Schwarzenegger, Nick Stahl, Claire Danes, Kristanna Loken, David Andrews, Mark Famiglietti, Earl Boen, Christopher Lawford, Kim RobillardSequel di: “Terminator 2: Il Giorno del Giudizio“; “Terminator: The Sarah Connor Chronicles” (serie tv)Prequel di: “Terminator Salvation“ […]

  5. […] “Terminator 2: Il Giorno del Giudizio” approfitta infine della breve sequenza iniziale nel 2029 per proiettarci nel futuro apocalittico post-nucleare (accennato nel primo capitolo) intimorendo e affascinando con quella visione, che già da sola seppellisce la ridicola parodia Mad Max/Transformers creata da McG nell’evitabile “Terminator Salvation“. […]

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