• 15 Settembre 2024

Flightplan – Mistero in Volo: Jodie Foster ad Alta Quota

Jodie Foster versione stratosferica, in “FlightPlan” è alla ricerca della figlia in un thriller che risulta ottimo per la prima ora.

Trama, trailer, recensione e curiosità sul film.

Flightplan - mistero in volo - film thriller con Jodie Foster

Film: Flightplan – Mistero in volo
Titolo originale: Flightplan
Nazionalità: USA
Anno: 2005
Durata: 98 minuti
Genere: Thriller
Regia: Robert Schwentke
Sceneggiatura: Peter A. Dowling , Billy Ray
Fotografia: Florian Ballhaus
Musiche: James Horner
Scenografia: Alec Hammond
Cast: Jodie Foster, Peter Sarsgaard, Gene Carson, Sean Bean, Kate Beahan, Michael Irby, Assaf Cohen, Erika Christensen, Greta Scacchi.

Disponibile in DVD e sulle piattaforme di streaming legale



Trama

L’ingegnere aeronautico Kyle Pratt (Jodie Foster) e figlia imbarcano la bara del marito per riportarla in volo da Berlino a New York. Stanche ed entrambe molto affrante per la grave perdita dovuta ad una caduta da un tetto, si addormentano.
Al risveglio la bambina è assente e una prima ricerca della madre non porta a conclusioni. Tra l’indifferenza dei passeggeri e l’asettica gentilezza del personale di bordo, Kyle monta l’ansia e la disperazione quando si accorge che nessuno ha visto la bambina

Trailer

Guarda il trailer qui.

Recensione

Inizialmente pensato per Sean Penn, “FlightPlan” e un ottimo thriller per i primi sessanta minuti, cadendo in picchiata nell’ultima parte del film.

Nella prima ora è un film tremendamente realistico, con le hostess dal sorriso stereotipato, gli steward bellocci, il capitano che non vede l’ora di liberarsi di quella rogna, i passeggeri prima indifferenti poi addirittura infastiditi dalla ricerca di Kyle, la completa solitudine ed assenza di empatia in cui ci si ritrova quando vittime di una perdita, la sensazione di claustrofobia evocata dal continuo vagare tra gli interni dell’aereo, l’affollamento dei corridoi: sembra quasi di sentire il calore opprimente degli ambienti e il soffio dell’aria condizionata.

Un vero peccato che proprio la soluzione scelta per spiegare il mistero sia così cervellotica e non realistica, davvero troppo artificiosa e incongruente anche per il più accondiscente degli spettatori, trasformando il thriller in un ordinario film action su sfondo ingegneristico con Jodie Foster novella “Rambo”, con un finale più spettacolare che altro.
Paradossalmente è proprio la prima parte, così ben sviluppata, a creare difficoltà nella ricerca di un finale all’altezza, che pare non esistere.

Comunque, se lo confrontiamo con la risibile soluzione inventata per un’altra pellicola incentrata su figli scomparsi e madri alla loro ricerca, “The Forgotten” del 2004 con Julianne Moore, allora quello di “Flightplan“può anche essere un finale passabile per un film che rappresenta un’occasione mancata.

Dopo “Panic Room” Jodie Foster si cimenta in un altro thriller all’insegna della claustrofobia e, come se ci fosse bisogno, si riconferma attrice di ottimo talento e capacità che emerge nel marasma di personaggi piatti, poco più che comparse.

Menzione speciale per i bellissimi interni aerei percorsi dagli attori in tutta la loro magnificenza: alla fine è proprio la scenografia la vera star del film, manca solo la piscina e la sauna 🙂

Per la serie: Quando il maldestro atterraggio rovina un decollo perfetto. Il voto è una media pesata tra l’8 della prima ora e il 5 dell’ultima mezz’ora.

Voto: 7.0


Curiosità

  • Sean Bean, che nel film interpreta il capitano Rich, nella realtà è terrorizzato dagli aerei e li prende solo quando assolutamente necessario
  • Brent Sexton che interpreta l’irascibile omone col mal di schiena è apparso nel film “A.I. Intelligenza artificiale” e in svariate serie televisive: attualmente è nel cast del telefilm poliziesco “Life
  • Anche in “Panic Room” Jodie Foster fu “solo” la seconda scelta: il film era inizialmente pensato per Nicole Kidman.

Recenso

Valeria Barbera adora parlare di film, libri e serie TV. Nella vita è editor e writing coach. Ha scritto un romanzo, curato un'antologia e pubblicato racconti in antologie e riviste, tra le quali Robot, Urania Collezione 176 e Distòpia, Urania Millemondi 87. Le sue storie sono state premiate o finaliste in diversi premi di narrativa. È redattore di Fantascienza.com e collabora con Andromeda: rivista di fantascienza. Ha vinto il Premio al Lettore di Fantascienza per le migliori recensioni di opere di fantascienza. Inoltre narra audiolibri ed è la voce di VAL9000 per FantascientifiCast: podcast di fantascienza e cronache dalla galassia. Bazzica il web con il nickname Recenso. Altre notizie su Valeria possono essere reperite sul suo blog Recenso.com

5 thoughts on “Flightplan – Mistero in Volo: Jodie Foster ad Alta Quota”
  1. Io direi che invece quasi tutta la seconda parte del film è da “buttare via”, nel senso che si poteva giocare meglio sul dubbio circa la sanità mentale della protagonista, coinvolgendo anche lo spettatore, che invece non ci crede nemmeno per un secondo. Poi la parte del cattivone è stata data ad un attore che ha la stessa identica faccia dall’inizio alla fine, oltre al fatto che si comprende sin da subito che nasconde qualcosa. Si salva l’ottima ambientazione, la recitazione della Foster e quella di Bean. Per il resto, secondo me, è un film mediocre.

  2. Io invece ho trovato ok che il dubbio sulla sanità mentale sia uscito subito così la spiegazione sarebbe stata probabilmente diversa. Con la sanità mentale avrebbe troppo assomigliato a trame ritrite già viste non mi sarebbe piaciuto.
    Film ottimo per una serata in famiglia

  3. @Alessandra
    E’ vero, difficile crederci quando le comunicano la “notizia” ma nel momento in cui Jodie viene psicanalizzata e ammette che il marito non era felice con lei è talmente brava che il dubbio viene (perlomeno a me è venuto). Ancora oggi mi chiedo se era sincera o se stava bleffando. Del finale ho apprezzato che abbia mantenuto la linea della ipocrisia del prossimo: la carrellata sulle facce dei passeggeri, che non si scusano e non salgono sul carro dl vincitore, con la psicologa che evita lo sguardo della Foster è impagabile.

    @Antonio
    Devo ammettere che anche io non avrei apprezzato una spiegazione così scontata e superutilizzata (vedi “A Beautiful Mind” dove comunque è resa molto bene).

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.